La W123 rappresenta il nuovo corso della casa di Stoccarda nel segmento delle berline executive raccogliendo la pesante eredità della W114/115 che è stata la prima serie di vetture prodotte in quasi 2 milioni di esemplari. Stilisticamente si rifà ai nuovi stilemi estetici inaugurati con la R/C107 e con la classe S W116, tanto da sembrarne una copia in scala ridotta, ma conserva lo stesso elevatissimo standard qualitativo con lamiere totalmente galvanizzate, abitacolo completamente imbottito e privo di sporgenze che possano danneggiare gli occupanti, cellula abitativa di sicurezza e zone della scocca a deformazione programmata.
Le sospensioni Mc Pherson all’avantreno e posteriori a bracci oscillanti rendevano il comportamento su strada sicuro. Il passo è portato a 2795mm mentre il resto è mutuato dalla W114/115 a cominciare dalla gamma motori. La presentazione avviene nel gennaio del 1976 con un ventaglio molto ampio di motorizzazioni a benzina e diesel: 1988cc e 2307cc a 4 cilindri con 94 e 109cv, 2525cc e 2746cc con 129cv per il primo e 156 o 185cv per versioni a carburatore e ad iniezione, 1988 2197 e 2404cc per i 4 cilindri diesel con potenze di 55, 60 e 68cv mentre il 3005cc 5 cilindri da 80cv è destinato alla 300D. Il successo è immediato, fioccano gli ordini e aumentano i tempi di attesa per mettersi alla guida della nuova executive. Il 1977 è l’anno nel quale avviene il completamento della gamma. A marzo debutta il coupé derivato dalla berlina e con passo ridotto di 85mm, ha un aspetto più dinamico per via di parabrezza e lunotto maggiormente inclinati, la fiancata si caratterizza per l’assenza del montante B, quindi, si prosegue con il pillar less introdotto sulle W111/112 coupé. La caratterizzazione estetica è quella della 280 berlina, quindi paraurti senza cantonali e fari con parabole quadrate per tutte le motorizzazioni. I motori sono gli stessi della berlina eccezion fatta per il 2 e il 2,5 litri.
Ad agosto viene presentata la variante “lang” con passo portato a 3425mm e tre file di sedili, i motori disponibili sono il 2,5 litri benzina e i diesel di 2,4 e 3 litri.
Al Salone di Francoforte di settembre c’è la novità più corposa, la giardinetta T-modell. A differenza delle versioni derivate da Ponton e codine questa è un progetto Mercedes al 100%. E’ disponibile con le seguenti motorizzazioni:
Benzina 2, 2,3, e 2,5 litri a carburatore
Benzina 2,3 e 2,8 litri a iniezione
Diesel 2,4 aspirato e 3 litri aspirato e turbo
Anche in questo caso il successo è immediato. Nel settembre del 1979 debutta la seconda serie che si caratterizza per miglioramenti soprattutto nell’abitacolo dove spariscono i poggiatesta “a orecchie”, cambiano le trame dei rivestimenti in tessuto ed altre cose, mentre a livello motoristico si segnala lo stop alla produzione della versione 2,2 litri diesel e potenze al rialzo per il 2 litri portato a 60cv, il 2,4 a 72 e il 3 litri a 88cv. Nel giugno 1980 vengono rinnovati i 4 cilindri benzina mantenendo inalterate le cilindrate ma il 2,3 ora è disponibile con la sola iniezione e potenza di ben 136cv, mentre il benzina ne avrà 109. I vetusti M-115 vengono pensionati dopo qualche decennio di onorata carriera.
Nell’agosto del 1980 debutta la motorizzazione 3 litri diesel con turbocompressore Garrett che aveva visto la sua comparsa sulla 300SD W116. Sarà disponibile solo sulla serie T, con la sola trasmissione automatica e con 125CV. Per altri mercati, USA in primis, sarà disponibile anche per le versioni berlina e coupé. Sempre nel 1980, a ottobre, l’ABS diventa disponibile come optional mentre nella primavera del 1981 diviene disponibile il nuovo cambio a 5 marce per i 4 cilindri, quindi ora le trasmissioni disponibili diventano 3, a luglio viene sospesa la produzione del 6 cilindri 2746 a carburatore. Nel corso dell’anno ci saranno altre modifiche di dettaglio. Nel 1982 ad aprile l’Airbag per il guidatore diviene disponibile come accessorio a pagamento, e a settembre viene presentata l’ultima evoluzione della W123, la terza serie. All’esterno si nota il nuovo frontale caratterizzato dai fari inizialmente disponibili solo per le 280 e le coupé, le cornici ai lati dei montanti parabrezza divengono più spesse e viene aggiunto un piccolo deviatore di flusso alle cornici del montante lunotto. Dentro nuovi rivestimenti, inserti in legno sulla plancia e servosterzo di serie (solo per citare i principali aggiornamenti) e altri piccoli accorgimenti fino a dicembre 1985 quando terminerà la produzione per lasciare il posto alla W124. E’ stata prodotta in 2.696.214 esemplari in quattro varianti di carrozzerie.
Un successo senza precedenti e mai più ripetuto per “l’ultima classica” di Stoccarda.
Testo del socio Domenico “Cinesino”